L’opera ideata e realizzata dal maestro orafo Diogenes Silvestri, in collaborazione con la maestra orafa Antonella Checchia è un pendente in argento e rame puro, realizzato con la tecnica del cesello e dello sbalzo, interamente a mano.
Il volto della donna è in argento. Il profilo stilizzato guarda verso un punto indefinito.
I lineamenti dolci e gentili non nascondono tuttavia alcune pieghe espressive del volto che esprimono il dolore del vivere quotidiano. Il dolore che emerge dai tratti del viso fa parte della vita della donna e può essere fonte di vita, di trasformazione e di evoluzione.
La donna che emerge dai lunghi capelli offre tratti femminili, dolcemente sagomati.
Il movimento del viso vero l’esterno dona carattere ed è teso ad evidenziare l’aspetto talvolta austero e solenne della donna, matriarca e nobile di animo.
Il punto focale è collocato verso l’esterno e sembra far spostare l’attenzione sul corpo di colei che lo indossa tanto è la forza dello sguardo e il movimento sinergico del volto, accompagnato da quello dei lunghi capelli.
E’ un punto illuminante e solare da cui il volto prende tutta l’energia e se ne fa quasi inondare.
Simbolo di fonte di vita, di amore, di gioia e di speranza.
Il contrasto con filamenti di rame che costeggiano il volto e si intrecciano tra i capelli dona luminosità e vivo splendore.
I filamenti di rame richiamano le radici che collegano l’essenza primaria della donna alla terra.
L’essere donna si fa radice, si erge sulla terra e anela al cielo e all’infinito, in quel punto verso il quale si perde lo sguardo del profilo di donna.
Quest’opera rappresenta dunque quel collegamento osmotico tra terra e cielo, le radici di rame che si intrecciano alla vita e l’argenteo profilo di donna che si abbandona al cielo e alla luce divina.
Il volto di donna si fa così esperienza di vita, e in una metamorfosi simbolica e continua nasce figlia, diventa donna, femmina e madre.
La donna simboleggia così la fonte di vita, di amore, di gioia e di speranza.
L’intrecciarsi con filamenti in rame donno all’opera una prospettiva dinamica e viva.
Donano movimento e sinergia.
Donano profondità e armonia.
Grazie maestro Diogenes Silvestri e grazie alla maestra Antonella Checchia per aver saputo trasmettere attraverso quest’opera l’essenza primaria della donna, intermediaria di una luminosa radice solare che la fa ergere tra terra e cielo.
testo ©Liliana Rullo Ogni diritto riservato. Coperti dal diritto d'autore.
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