Bar Santropè

Paolo Carboni, Antonello Deidda, Elio Turno Arthemalle

Un radiodramma in lingua sarda ambientato nel bar di un quartiere popolare della città di Cagliari: Barsantropè. Il luogo di ritrovo per eccellenza, dove trascorrere il tempo raccontando storie e aneddoti che fanno parte della cronaca e della tradizione popolare della città.

Ma dove sono? A Saint Tropez. È il posto dove un tempo scendevo per incontrare gli amici. C’è un bar ed è sempre là. Il Bar Santropè. Noi pronunciavamo quel nome tutto attaccato: Barsantropè. Il nome Saint Tropez evoca posti lontani. Le spiagge della Costa Azzurra, il mare blu, Cannes, le pivelle come Brigitte Bardot, i playboy. Molto più modestamente il bar è a Is Mirrionis, a Cagliari. Ma perché Saint Tropez? C’è una leggenda…

Una produzione Areavisuale Film
Regia di Paolo Carboni e Mauro Pes
Testi di Antonello Deidda
Condotto da Elio Turno Arthemalle
Suono presa diretta: Mauro Pes, Nicola di Mille e Andrea Marras per Terra de Punt
Sound design e mix audio: Mauro Pes per Terra de Punt
Consulenza linguistica: Salvatore Cubeddu
Responsabile di produzione: Lucrezia Degortes per Associazione Culturale Arvèschida
Consulenza editoriale: Maria Elena Garau
Noleggio attrezzature: Live Studio di Giovanni Carlini
Questo podcast è stato registrato presso gli studi di Terra de Punt
Si ringrazia Daniela Vitellaro e il Roxy Bar di Cagliari
Bar Santropè è stato realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con Terra de Punt srl, Associazione Culturale Babel e Associazione Culturale Arvèschida. read less
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Episodes

12. Victorino
Aug 5 2024
12. Victorino
ITA. Il giorno in cui Waldemaro Barreto Victorino mette piede a Cagliari è un giovedì di luglio. Il 22. Sono le 8 del mattino e ad Elmas atterra l’aereo proveniente da Montevideo. Ha fatto tre scali. Rio de Janeiro. Madrid e Roma. Il giocatore uruguayano è il primo straniero del Cagliari dai tempi di Nenè e Gallardo. L’aerostazione è piena di tifosi. C’è entusiasmo. Tutti vogliono toccare il calciatore che dovrebbe accompagnare la squadra dei rossoblù verso nuovi e luminosi traguardi. Forse un altro scudetto. Tutti desiderano sentire la sua voce. Qualcuno gli mette una sciarpa rossa e blu al collo. Nell’aerostazione trasformata in un forno crematorio, dentro ci sono già 40 gradi, molti storcono il naso. Guardano Victorino. Lo misurano. Lo pesano. Azzardano addirittura delle previsioni. SRD. Sa dì chi Waldemaro Barreto Victorino arrìbat in Casteddu est unu giobia de argiolas. Su 22. funt is 8 de mengianu e a Su Masu pìgat terra s’aparechiu partiu de Montevideo. At fatu tres scalus. Rio de Janeiro, Madrid e Arroma. Su giogadori uruguayanu est su primu stràngiu in scuadra de is tempus de Nenè e Gallardo. S’arioportu est prenu de tifosus. Su prexu est mannu. Totus bolint tocai su giogadori chi iat a depi acumpangiai is rossoblù a connosci diis de gloria. Forsis un atru scudetu Totus ddi bolint intendi sa boxi. Calincunu ddi ponit in su tzugu sa scerpa arrubia e asula. In d’un’ariopurtu furriau a forru crematóriu, aintru ci funt giai coranta gradus, medas frùnzint su bruncu. Càstiant a Victorino. Ddu mesùrant. Ddu pèsant. Calincunu s’attrìvit a previdi su benidori.