Netflix vs HBO. Nike vs Adidas. Gli affari sono come la guerra: a volte il premio è il tuo portafoglio o la tua attenzione, a volte solo il divertimento di battere l'avversario. L'esito di queste battaglie definisce ciò che acquistiamo e il modo in cui viviamo. "Guerre d'Affari" ti offre la storia reale e non autorizzata di ciò che spinge queste aziende e i loro leader, inventori, investitori e dirigenti a nuove vette o alla rovina.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

Nei primi anni Sessanta, è in atto la corsa allo spazio, Chubby Checker fa ballare tutti con il twist e Superman compie 25 anni. La DC ha tutto: un fumetto che ha fatto storia, autori e illustratori di talento, e lussuosi uffici a Manhattan. La Marvel è in agguato, ma è molto più modesta. A tutti gli effetti, ha un solo dipendente a tempo pieno. Avete mai sentito parlare di Stan Lee? Per molto tempo, lui È la Marvel, e nel 1961 scrive una storia che rivoluzionerà il mondo dei fumetti per sempre.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

"Nei primi anni Sessanta è in atto la corsa allo spazio, Chubby Checker fa ballare tutti con il twist e Superman compie 25 anni. La DC ha tutto: un fumetto che ha fatto storia, autori e illustratori di talento e lussuosi uffici a Manhattan. La Marvel è in agguato, ma è molto più modesta. E, a tutti gli effetti, ha un solo dipendente a tempo pieno. Avete mai sentito parlare di Stan Lee? Per molto tempo è lui la Marvel, fino a quando nel 1961 scrive una storia che rivoluzionerà il mondo dei fumetti per sempre."See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

Mentre le storie profonde della Marvel conquistano sempre più lettori, la DC non riesce a tenere il passo e a comprendere appieno il successo della rivale. Prova a copiare direttamente il suo stile, ma lo fa nel peggiore dei modi. Proprio quando sembra che i giorni di gloria della DC stiano per finire, un colpo di fortuna le consente di soffiare il migliore artista della Marvel.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

Nel 1970 accade l'impensabile: Jack Kirby, uno dei creatori della Marvel, diserta per passare alla DC. E porta con sé un'idea che potrebbe decretare la fine della Marvel. Ma, proprio quando la DC sembra essere tornata al comando, qualcosa va storto. Una spia si cela nell'ombra.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

Per un supereroe, comparire in programmi radiofonici, serie tv e migliaia di fumetti è la quotidianità. Ma per portare un eroe straordinario su uno schermo altrettanto straordinario, serve un ingrediente segreto: la verosimiglianza. Mentre le due aziende rivali si scontrano per conquistare il botteghino, una terza, la potente protagonista della serie Netflix vs Blockbuster, mostra come una delle due non sia altro che una macchina fredda e calcolatrice.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

Dopo oltre 50 anni di battaglie per conquistare i cuori e l'attenzione di milioni di lettori, telespettatori e frequentatori di cinema, chi vincerà la guerra? La DC, l'originale azienda di fumetti dietro ai classici eroi americani che hanno plasmato i sogni di tanti giovani uomini e donne? Oppure la Marvel, l'ultima arrivata che ha stravolto i giochi e combattuto con le unghie e con i denti per raggiungere la DC e creare il proprio universo cinematografico? Al momento, c’è un chiaro vincitore. Ma la guerra non è finita. Nessun supereroe muore per sempre.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

Nel 2015, Kanye West volta le spalle alla Nike, evento che fa parte della guerra per la supremazia nel mercato delle sneaker. Nike e Adidas sono due società dal valore di miliardi di dollari. Se le attuali previsioni sono corrette, entro il 2025 il mercato delle sneaker supererà i 100 miliardi di dollari, più del doppio del PIL di un Paese come il Libano. E queste cifre non tengono conto del cosiddetto mercato secondario - il commercio di modelli rari o vintage - che potrebbe valere, da solo, un miliardo di dollari. La domanda sorge spontanea: perché le aziende investono così tanto denaro in un ammasso di tessuto e gomma per i piedi?In orig. “in un’industria che, stando alle stime, raggiungerà il valore di 220 miliardi di dollari entro il 2020 (il doppio del PIL dell’Ucraina)”, modificata come da accordi. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information. See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

L’ingresso nel mondo degli affari per Rudi e Adi Dassler avviene negli anni ’20, nel garage dei loro genitori, dove riciclano materiali di uniformi e attrezzature militari della Prima Guerra Mondiale. Quando forniscono un paio di scarpe da corsa provviste di tacchetti a un atleta di nome Jesse Owens alle Olimpiadi del 1936, l’azienda prende il volo… almeno fino alla Seconda Guerra Mondiale.La Guerra è finita per la Germania, ma la rivalità tra Adi e Rudi si fa più accesa.Rudi se ne va per fondare la sua società, Puma, mentre Adi crea Adidas.50 anni dopo, con una piastra per waffle e i materiali recuperati nel magazzino della Onitsuka Tiger, Phil Knight e Bill Bowerman cominciano a riparare calzature nella cucina di quest’ultimo. La piastra per waffle non dura a lungo, al contrario delle scarpe. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information. See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

Con la nascita del professionismo sportivo, gli atleti sono disposti ad accettare denaro per indossare alcuni marchi. Ma è solo grazie all’avvento della televisione, l’invenzione chiave della seconda metà del ventesimo secolo, che gli accordi di sponsorizzazione diventano più redditizi. I fan scoprono che basta sintonizzarsi per vedere i loro atleti preferiti ogni giorno della settimana, o quasi. I brand si rendono conto di avere centinaia di cartelloni pubblicitari dotati di piedi, capaci di mostrare il potenziale delle loro attrezzature sportive in azione… e inizia la gara per chi si aggiudicherà per primo gli atleti migliori. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information. See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

Ogni neoassunto in Nike riceve una lista con i capisaldi della filosofia dell’azienda. Punto primo: Il nostro business è il cambiamento. Punto secondo: Noi attacchiamo, sempre. Con questi principi, i profitti di Nike fanno un balzo in avanti, passando dai 29 milioni di dollari del 1973 agli oltre 850 milioni di dollari del 1983. Ma la spinta maggiore per Nike arriva da un promettente atleta. Come Jesse Owens cinquant’anni prima, un giovane Michael Jordan farà raggiungere nuove vette a un marchio di calzature emergente. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information. See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

L’ultima arrivata, Nike, naviga nell’oro grazie alla sua campagna “Just Do It”. Lanciata nel 1988, ha finalmente dato al colosso calzaturiero uno slogan degno delle sue scarpe. Nel frattempo, Adidas, la capostipite del settore, che aveva raggiunto il successo quando Nike non era ancora stata inventata, si ritrova in svantaggio. I suoi uffici negli Stati Uniti sembrano quelli di una piccola startup, e passano nelle mani di ex-dirigenti Nike e imprenditori europei. Come fa un’azienda che vale qualche milione di dollari a diventare una società da miliardi di dollari? Adidas dovrà scoprirlo, e in fretta.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

Per decenni, la rivalità tra Nike e Adidas è stata intensa, ma sempre all’insegna del rispetto. Tuttavia, l’inasprirsi della competizione porta qualcuno… a disertare. All’inizio, sono appena in tre, e sognano di creare una “Disneyland per designer”. L’idea va in porto. Per la prima volta dopo tanto tempo, lo Swoosh viene surclassato dalle tre strisce bianche.Ma non tutto il male vien per nuocere. La costante competizione ha portato entrambe le compagnie a produrre scarpe e capi d’abbigliamento migliori, nonché a stimolarsi l’un l’altra nel campo degli affari. Ora che la guerra delle sneaker è entrata in una nuova era, chi passerà al comando? Solo il tempo potrà dirlo, ma se c’è una cosa che Phil Knight sa bene è che la sua azienda non teme il fallimento.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

È il 1987, e Jane Shepherdson, brillante responsabile acquisti della catena di negozi Topshop, sfrutta la sua marcata abilità di prevedere le tendenze e porta il marchio a diventare il punto di riferimento per le giovani britanniche amanti dello shopping. Ma quando l'azienda viene acquistata dall'irascibile magnate Philip Green, tutto il suo duro lavoro viene messo a repentaglio.Nel frattempo, l'azienda svedese H&M apre il suo primo punto vendita negli Stati Uniti, e una collaborazione innovativa con Karl Lagerfeld di Chanel sfida i limiti del fast fashion.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

È il 1974, e Amancio Ortega, deciso a spezzare il ciclo di povertà che ha sperimentato in prima persona durante l’infanzia in Spagna, sfrutta l’esperienza acquisita nella vendita al dettaglio e nella produzione per fondare il futuro gigante del fast fashion, Zara.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

È il 2010, e una serie di fatali tragedie nelle fabbriche del Bangladesh mette in cattiva luce H&M e l'intera industria del fast fashion. In risposta, l'azienda raddoppia la sua sostenibilità, lanciando una nuova linea ecologica.Nel frattempo, Forever 21 finisce in tribunale per le accuse di violazione dei diritti d'autore, mentre Zara investe nella tecnologia per ottimizzare la sua catena di approvvigionamento. Ma un nuovo attore compare sulla scena: l'azienda cinese Shein che, con il suo modello commerciale basato esclusivamente sulla vendita online, è pronta a cambiare le carte in tavola.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

È il 2018, e H&M sta annegando in un mare di merce invenduta del valore di miliardi di dollari. I negozi fisici sono in difficoltà. Su Internet, invece, Shein prospera, sfruttando le tendenze dei social media per realizzare capi di abbigliamento desiderabili e ultra-economici, che arrivano nelle mani dei clienti nel giro di pochi giorni.E Topshop, un tempo leader del settore, è a rischio, quando Philip Green viene accusato pubblicamente di abusi, razzismo e molestie sessuali. E anche Forever 21 si trova in un mare di guai.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

È il 2019, e Internet trabocca di video di clienti soddisfatte che mostrano i loro acquisti da Shein. Ma l’idillio si rompe, quando si diffondono in maniera virale le accuse che l'azienda ruberebbe creazioni di stilisti indipendenti.Nel frattempo, l'ex direttrice del marchio Topshop, Jane Shepherdson, intraprende una nuova carriera nel settore dell’abbigliamento a noleggio. Ma prendere un abito in prestito è davvero più ecologico? Shein fa un tentativo per salvare Topshop, ma l'azienda viene acquistata da un altro gigante dello shopping online, con un tranello. Intanto, con a capo una nuova dirigenza, Forever 21 cerca di ripartire da zero nel mondo della moda, ma il panorama è in rapida evoluzione.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

Siamo all’inizio degli anni Sessanta. A Maranello, in Italia, Enzo Ferrari si è fatto un nome costruendo le auto di serie più eccentriche del mondo. Ma quando un cliente insoddisfatto di nome Ferruccio Lamborghini si presenta per lamentarsi di un guasto alla frizione della sua Ferrari, Enzo rifiuta di prendersi la colpa, accusando Lamborghini di non saper guidare. Lamborghini giura vendetta.Nel 1964, la Lamborghini lancia il suo primo modello, dando il via a una rivalità con la Ferrari che si trasforma in una delle storie automobilistiche più appassionanti degli anni Sessanta.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

È il 1970. Nella sua fabbrica, Ferruccio Lamborghini cerca disperatamente di costruire un'auto che possa superare il suo rivale, Enzo Ferrari, la cui azienda, la Ferrari, si trova a soli trenta chilometri di distanza. Con l'aiuto di progettisti e ingegneri geniali, Lamborghini realizza quello che ancora oggi molti appassionati di motori definiscono il modello più stravagante che sia mai circolato su strada.Nel corso del decennio e oltre, la rivalità tra Ferrari e Lamborghini dà vita alle vetture più veloci del mondo, ai migliori film incentrati sulle auto, e a molto altro ancora.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.