Che cos’è un abbraccio se non comunicare, condivideree infondere qualcosa di sé ad un’altra persona?Un abbraccio è esprimere la propria esistenzaa chi ci sta accanto, qualsiasi cosa accada,nella gioia e nel dolore.A volte un abbraccio,quando il respiro e il battito del cuore diventano tutt’uno,fissa quell’istante magico nell’eterno.Ma il più delle volte un abbraccioè staccare un pezzettino di sé per donarlo all’altroaffinché possa continuare il proprio cammino meno solo.

“Le cose hanno più valore tanto più sono rare”Oppure esistono altri parametri per definire il valore di qualcosa?Oggi vi racconto di quel che a riguardo ho imparato io.Se avete voglia di raccontarmi la vostra, potete scrivermi a principispaiati@gmail.com

«Casa» è guardare la luna che sorge sul deserto e avere qualcuno da chiamare alla finestra, a guardarla insieme con te. «Casa» è dove puoi ballare con qualcuno e la danza è vita.”Stephen King

"Tutto può cambiare in 5 secondi. Quando pensi di non farcela, di aver raggiunto il limite, quando pensi di mollare, tieni duro per altri 5 secondi.” Alex ZanardiEsplorare i propri limiti è una cosa naturale ma di cui è facile perder la memoria.

A volte bisogna proprio darsi il permesso di giocare, di fare cose un poco fuori dalle regole e lasciar andare. Roba da ippopotami nel fango...

Dai diamanti non nasce niente Dal letame nascono i fior Così cantava Fabrizio De André in Via del campo

“Si dice che il minuscolo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo”

La mappa non è il territorioL’uomo, per natura, non ha le ali e per imparare a volare ha dovuto inventarsele, prima che ciò avvenisse, era abituato a vedere il mondo così come gli appariva davanti al naso, la visione a volo d’uccello era solo un gioco di fantasia fatto dai bambini o una pratica magica riservata ai saggi e agli sciamani e adesso?

Comincia con questo episodio la seconda stagione del mio piccolo podcast di sperimentazione e ricerca personale.Un viaggio in parallelo tra le favole della tradizione e la mia storia.Risate e riflessioni profonde sono i sassolini che, come Pollicino spargo lungo la strada, seguiteli e mi troverete.Oggi vi racconto di Baba Jaga, Vassilissa la bella e della sua saggia bambolina da una parte e di me, e dei miei quattro saggi consiglieri, dall'altra: Il Guercio, Hamurabi, Il guerriero Maori incontinente e Cicciobello Rompi le Palle.

Nell'ultimo episodio di questa stagione, vi racconto degli eroi delle favole che conosco dalle mie parti, e di come la °favola" siamo noi a crearla, ogni giorno, anche quando ci sembra di essere nella m...a.

Nella vita, facciamo molte cose che funzionano solo se riceviamo un feedback dall’esterno ed altre che invece serve fare comunque, con o senza “mi piace”, perché sono già la risposta ad un'esigenza. Strano a dirsi, credo sia questo il motivo che dopo ormai 12 episodi, mi fa continuare con gioia a realizzare ogni settimana questo podcast: perché se è vero che è un’esperienza destinata alla pubblicazione, cioè ad avere un pubblico, grande o piccolo che sia, sono io che scrivo la mia vita, sono io che scelgo le parole e faccio la magia di renderla la mia favola.

IN questo episodio vado a scomodare addirittura le divinità dell'Olimpo per raccontare i miei esordi ai microfoni come interprete drammatica, perché nella mia favola, anche le lacrime danno vita a cose nuove, bisogna però avere la pazienza di vederle germogliare.

Filtri magici, pozioni fatate e cibi dai poteri incredibili, le storie sono piene di questo genere di cose magicamente capaci di cambiare la natura delle persone. Oggi vi racconto come nella mia favola, preparare il cibo per qualcuno significa prendersi cura di lui e comunicargli che gli vuoi bene, non dovrebbe mai diventare un gesto obbligato o ancora peggio, dato sempre per scontato, ne sanno qualcosa nonni e nonne che nelle loro pietanze mettono sempre ingredienti magici come amore e cura. Buon ascolto e buon appetito!

La rabbia è una brutta bestia, scardina gli equilibri e ribalta i tavoli con tutto quel che c’è sopra. Nelle favole la rabbia è Malefica... e nella mia?

Oggi vi racconto di quando per la prima volta imparai a leggere. Infatti questa è la storia di una lettrice ad alta voce professionista... dislessica da tutta la vita, che ha vinto il suo problema per istinto di sopravvivenza!Buon ascolto e buone letture!

Oggi parliamo di parole magiche fino ad ora in ogni episodio ve ne ho svelata una, a questo giro voglio svelarvi la più potente in assoluto, che conosco da sempre ma che per decenni ho utilizzato in modo superficiale, senza attingere al suo vero potere. Pronti a scoprirla?

Oggi vi racconto di quella volta che mi trovai a naufragare in una laguna blu per scoprire che non ci sono mai due naufraghi uguali attaccati allo stesso relitto.

Ultimo giorno di scuola, basta cartelle, basta quaderni, niente più appello, fine dell’orario settimanale, adesso cominciano le vacanze!Ma cosa sono davvero le vacanze? Ne abbiamo davvero così tanto bisogno?Oggi vi porto con me, insieme a Pinocchio, nei primi giorni senza scuola di un'insegnante alla scoperta del vuoto che lascia la fine della scuola, subito prima di sentire arrivare la LIBERTA'.

Oggi vi racconto di quella volta che fu la prima, in cui sentii forte l’esigenza e la consapevolezza di voler portare un’esperienza ad un lieto fine, proprio come in una favola.Fu il giorno in cui sbarcò sulla terra il mio bimbo Federico, con il suo sorriso tutto scucito e di come scoprimmo di avere vicino un intero villaggio di altre famiglie, con cui condividere il percorso della labiopalatoschisi.

Nel pezzettino della mia favola di oggi, vi racconto come, remando con Marcantonio, ho scoperto che la trasparenza è meravigliosa ma a volte può essere scomoda e fare addirittura paura.