Le voci della scienza

Scienza in rete

Il podcast di Scienza in rete che dà la parola ai ricercatori mettendoli in relazione con il pubblico attraverso la loro viva voce. Il progetto è sotto la regia del "Gruppo 2003 per la ricerca scientifica", associazione che raduna 100 scienziati italiani di rilievo internazionale. read less

Dorothy Crowfoot Hodgkin: tra cristallografia e attivismo
Jun 24 2022
Dorothy Crowfoot Hodgkin: tra cristallografia e attivismo
Le donne sono state nei secoli delle grandi pioniere in ambito scientifico, capaci di fare scoperte che hanno contribuito a migliorare il mondo in cui viviamo. Nonostante ciò, purtroppo, alle donne non è stato sempre facile accedere alla carriera di ricercatrici e riconosciuto il giusto credito per il lavoro svolto. In questo episodio parleremo di Dorothy Crowfoot Hodgkin, una donna tenace, pioniera della cristallografia a raggi X, ma anche un’instancabile attivista politica. Hodgkin è stata la terza donna al mondo ad essere insignita del premio Nobel per la chimica nel 1964. Insieme alla vita della professoressa, scopriremo anche l’impatto e l’importanza che le sue ricerche hanno avuto nel tempo nell’ambito della chimica, la fisica e la biologia. Questo episodio è il primo esperimento di un podcast che si chiamerà Donne nella Scienza di Sharon Spizzichino, ricercatrice presso la Sapienza di Roma, ma anche divulgatrice scientifica e co-fondatrice della pagina di divulgazione tutta al femminile MadaAdvances. Questo episodio è stato realizzato per il workshop “Le voci della scienza”: una fantastica esperienza che mi ha insegnato che è possibile, usando solo la voce, divulgare la scienza.CreditiVoce di Sharon Spizzichino e Carlotta Jarach, dottoranda presso l’istituto Mario Negri di Milano e co-fondatrice di MadaAdvances. Il podcast è stato scritto da Sharon Spizzichino e montato da Benjamin Cucchi. Un ringraziamento speciale va alle altre scienziate che partecipano al progetto MadaAdvances. Fonti Nobel Lectures, Chemistry 1963-1970, Elsevier Publishing Company, Amsterdam, 1972, https://www.britannica.com/biography/Dorothy-Hodgkin Prize presentation, Dorothy Crowfood Hodgkin 1964, https://www.nobelprize.org/prizes/chemistry/1964/hodgkin/prize-presentat...Georgina Ferry, Dorothy Crowfoot Hodgkin Biography, https://www.britannica.com/biography/Dorothy-Hodgkin MusicaBenny Goodman - Sugar FootStompHelen Ward & Benny Goodman & His Orchestra - Sing Me A Swing SongLionel Hampton - Flying HomeBud Freeman Trio - Three Little WordsBillie Holiday & Teddy Wilson & His Orchestra - SugarSigla: Jacopo Mengarelli
L'arte mi fa specie: comunicare la scienza disegnando
Jun 23 2022
L'arte mi fa specie: comunicare la scienza disegnando
L’arte del disegno può contribuire a comunicare la scienza e documentare le specie in modo da non perderne la memoria? Lo scopriremo cercando di tracciare un percorso inedito e stimolante tra scienza e arte, partendo dalle suggestioni dei disegni di una tavola parietale scientifica, strumento didattico in uso nelle università e nelle scuole di tutta Europa, tra Ottocento e Novecento, e passando attraverso le voci di chi abita i laboratori di biologia e mescola ricerca scientifica e attività artistica, mettendo quotidianamente nuovi disegni e nuove immagini al centro delle proprie attività.Ci accompagnano in questo viaggio Marco Oliverio, zoologo; Luigi Suglia e Marzia Munafò, biologi ed illustratori scientifici; Maurizio Mei, entomologo e disegnatore. Le voci narranti sono di Elena De Carolis, bibliotecaria, Margherita Martinelli, studentessa di Ecobiologia e Davide Marzi, ricercatore.Le interviste sono state registrate presso RadioSapienza, con la collaborazione di Andrea Pranovi. Il podcast è stato scritto da Elena De Carolis e prodotto e montato da Benjamin Cucchi.Fonti e creditiTavole parietali scientifiche. Collezione digitale a cura dell’Università di Padova, 2014Echinoidea, Zoologische Wandtafeln von Prof. Dr. Paul Pfurtscheller [1902-1911]Università di Padova, Biblioteca Biologico-Medica "Antonio Vallisneri" (licenza CC BY-NC-SA), https://phaidra.cab.unipd.it/collections/tavole_didattiche_scienzeLe tavole parietali del Dipartimento di Biologia, a cura di Graziella Buccellati, Università degli Studi di Milano, 1997Associazione Giovanile Laboratorio11, https://instagram.com/associazione_laboratorio11/Cheryl L. Ames, et al., Cassiosomes are stinging-cell structures in the mucus of the upside-down jellyfish Cassiopea xamachana, Nature Communication Biology, 2020, doi: 10.1038/s42003-020-0777-8https://www.nature.com/articles/s42003-020-0777-8John D. Barrow, Le immagini della scienza. Cinquemila anni di scoperte: una storia visiva, Mondadori, 2009La mosca, film di David Cronenberg, 1986Niccolò Falchi, 20 ritratti disumani. Catalogo della mostra, Museo dell’Arte Classica, Sapienza Università di Roma, 2019Hitnes: The Image Hunter: On the Trail of John James Audubon, Halsey Institute of Contemporary Art, Charleston USA.DNA, musica di Ludovico Einaudi, Marco Decimo, 2004Sigla: Jacopo Mengarelli
La nascita dell'Evidence Based Medicine
Jun 20 2022
La nascita dell'Evidence Based Medicine
Questo podcast racconta la nascita dell’Evidence Based Medicine e la vita di David Sackett, uno dei suoi padri fondatori, che, anche agli occhi di studiosi odierni, è ancora poco conosciuta. L’Evidence Based Medicine agli albori non ha avuto vita facile ma ha dovuto conquistarsi terreno e credibilità nel tempo, fino a divenire la bussola della metodologia della ricerca clinica moderna.“La nascita dell’Evidence Based Medicine” è un podcast di Daniela Berardinelli, infermiera e giornalista che si occupa di formazione universitaria e comunicazione scientifica. Questo episodio è stato realizzato nell’ambito del workshop “Le Voci dela Scienza”: un’esperienza formativa sulla costruzione e l’utilizzo del podcast come nuovo mezzo di comunicazione, che promuove la conoscenza in ogni luogo e tempo.CreditiVoce di Daniela Berardinelli, intervista a Lorenzo Moja. Il podcast è stato scritto da Daniela Berardinelli e montato da Benjamin Cucchi. Un ringraziamento va a Lorenzo Baialardo Marchese per la creazione della copertina.FontiSackett D, Haynes RB, Goodman SN. An interview with David Sackett, 2014-2015. Clin Trials 2015;12(5):540-51. Sackett DL, Rosenberg WM, Gray JA, Haynes RB, Richardson WS. Evidence based medicine: what it is and what it isn't. BMJ 1996;312(7023):71-2. Evidence-Based Medicine Working Group. Evidence-based medicine. A new approach to teaching the practice of medicine. JAMA 1992;268(17):2420-5. R. Brian Haynes, Sharon E. Straus, Paul Glasziou, W. Scott Richardson Evidence-based medicine. Come praticare e insegnare la medicina basata sulle prove di efficacia. Roma: Il pensiero Scientifico Editore, 2007.Turbo by Cxdy, courtesy of artist, 2019, https://www.youtube.com/watch?v=Ug8bNdB23LY
Space Weather: dalla luce al blackout
Jun 14 2022
Space Weather: dalla luce al blackout
Il Sole, che ci permette la vita sulla Terra fornendoci luce ed energia, potrebbe trasformarsi in un grosso pericolo per il nostro attuale stile di vita sulla Terra? Il tema di questo episodio è lo Space Weather, cioè oggi parleremo di meteorologia spaziale. Cosa è successo nel passato sulla Terra a causa di tempeste solari? Potrebbero ripetersi? Quali sarebbero i rischi e le ricadute sulla nostra vita? Inizieremo un viaggio che ci porterà a conoscere tre protagonisti: il Sole, le particelle cariche accelerate e la magnetosfera terrestre; partendo dalla nostra stella fino ad arrivare sulla Terra, comprenderemo i processi che creano le tempeste solari e cosa potrebbe succedere se improvvisamente una di esse colpisse il nostro pianeta.Space Weather: dalla luce al blackout è un podcast di Mariachiara Falco, astrofisica che occupa di fisica solare e divulgazione scientifica. Questo episodio è stato realizzato per il workshop “Le Voci della Scienza”: esperienza formativa che ha aperto le porte ad un modo diverso di divulgare la scienza, solo per mezzo di voci e suoni. Attraverso il podcast ogni momento è buono per incuriosirsi e aggiornarsi sull’Universo che ci circonda.CreditiVoce di Mariachiara Falco. Il podcast è stato scritto da Mariachiara e prodotto e montato da Benjamin Cucchi. Un ringraziamento va al Dr. Salvatore Luigi Guglielmino (INAF-OACt) per la revisione del testo. Fonti e creditiSorvegliati Spaziali - INAF: https://sorvegliatispaziali.inaf.it/meteorologia-spaziale/Science Advances, The source of the major solar energetic particle events from super active region 11944 di David H. Brooks e Stephanie L. Yardley: https://www.science.org/doi/10.1126/sciadv.abf0068INGV Ambiente - Magnetosfera terrestre: https://ingvambiente.com/2018/06/20/la-magnetosfera-terrestre/ESC Solar Weather: https://swe.ssa.esa.int/solar-weatherLe Scienze, La tempesta solare "perfetta" (che mancò la Terra): https://www.lescienze.it/news/2014/03/19/news/tempesta_solare_magnetica_perfetta_espulsioni_plasma_corona_sole-2055531/Suoni:Thunderbolt by Lars Leonhard, courtesy of artist: http://www.lars-leonhard.de/New Scientist, What a solar storm sounds like: https://www.youtube.com/watch?v=zS4VVIxwATM BBC News Science, Fears of disruption as big solar storm strikes the Earth: https://www.bbc.com/news/av/science-environment-17302288 Lumina by Pétur Jónsson: http:anthemico.comVideoFromSpace, Solar Storm Would Have Wreaked Havoc On Earth - Multiple Views: https://www.youtube.com/watch?v=rJqqyaZYgfs
Coincidenze: come ho imparato ad ascoltare gli uccelli
Jun 3 2022
Coincidenze: come ho imparato ad ascoltare gli uccelli
Tutti i momenti della nostra vita sono accompagnati dai canti degli uccelli. Sono la colonna sonora della nostra vita e neanche ce ne accorgiamo. Vivere in città favorisce un’alienazione dalla natura importante che determina una mancanza di sensibilità ambientale. A testimonianza di ciò c’è il fatto che, nonostante il canto degli uccelli sia un elemento fondamentale di qualsiasi “paesaggio sonoro”, sono poche le persone che sanno riconoscere le diverse specie.Per questo motivo nasce “Coincidenze: come ho imparato ad ascoltare gli uccelli”, un storia di finzione scritta in occasione della tesi per il master “La scienza nella pratica giornalistica” di Sapienza Università di Roma. L’autore, Jacopo De Luca, è un biologo della conservazione che, dopo un periodo di ricerca in bioacustica in Spagna, ha iniziato a sensibilizzare su diversi temi ambientali, compreso quello della biodiversità acustica, di cui questo podcast è un esempio. Il racconto orale è la più antica forma di trasmissione culturale di cui l’uomo ha traccia e applicare i criteri di storytelling per fare comunicazione scientifica è qualcosa di innovativo e sperimentale che, con le dovute accortezze, può rivelarsi un valido strumento per far passare diversi messaggi. CreditiVoci di Jacopo De Luca, Dafne Rubini, Federico Tringali, Lorenzo Menechini, Marco Selvatico, Viola Margaglio e Giulia Crivellaro. Testo di Jacopo De Luca. Regia e sound design di Jacopo De Luca e Benjamin Cucchi.Un ringraziamento speciale a Scienza in rete e al progetto “Le voci della scienza” per l’opportunità formativa unica.
Il lato artistico e inaspettato della scienza
May 20 2022
Il lato artistico e inaspettato della scienza
E se vi dicessi che la scienza è creativa, estetica, bella, materiale, performativa, serendipitosa? E se vi dicessi che se guardassimo la scienza attraverso lo sguardo di altre discipline potremmo scoprire un suo lato interessante e forse inaspettato? Attraverso l’arte, la sociologia, la storia e la filosofia andremo alla scoperta di quei fenomeni invisibili che fanno parte della quotidianità della ricerca scientifica (ma non dell'immagine della scienza del senso comune).Insieme a noi tre ospiti. Telmo Pievani: filosofo, evoluzionista e comunicatore scientifico. Prima cattedra italiana in Filosofia delle Scienze Biologiche presso l'Università di Padova. Con lui parleremo di serendipità. Francesca Montuschi: veterana in progetti di Terza Missione presso l'Università di Bologna e redattrice presso "CUBo". Con lei invece affronteremo il tema della creatività. Infine, Guido Bonino: professore di Filosofia presso l'Università di Torino, con cui parleremo dell'errore nella storia e nella sociologia della scienza. Infine parlemo di performativitá, materialità, bellezza ed estetica attraverso le opere dell'artista contemporaneo Mark Dion e alcuni esempi di visualizzazione.Interviste e montaggio: Benjamin Cucchi. Sigla: Jacopo Mengarelli.Fonti e creditiTelmo Pievani, Serendipità. L’inatteso nella scienza (2021)Pietro Dri, Serendippo. Come nasce una scoperta: la fortuna nella scienza (1994)Henk Haarmann, The theater of research in “The Routledge Companion to Performance Philosophy” (2020)Francesca Montuschi, La connessione della creatività artistica e scientifica su “CUBo” (2019)Pietro Greco, Errore (2019)David Bloor, Sociologia della logica. The Limits of Epistemology (1983)Vincenzo Venuto e Telmo Pievani, Il gorilla ce l’ha piccolo (2018 - 2021)Mark Dion, Raiding Neptune’s Vault: A Voyage to the Bottom of the Canals and Lagoon of Venice (1997)Arianna Bona, Mark Dion (2022) https://www.youtube.com/watch?v=hP3KE7w9jREChiara Brighi, Mark Dion per Mittel (2022) https://m.facebook.com/watch/?v=790383635253552&_rdrEmma Stone, La mente in poche parole parole su "Netflix" (2019)Acappella science, The molecular shape of you (2018) https://youtu.be/f8FAJXPBdOgSimone Grietz, I rate my own inventions (2018) https://youtu.be/n-Fokafl-aY
Scienza e politica pt. 2. La politica della ricerca
Apr 19 2022
Scienza e politica pt. 2. La politica della ricerca
Come può la politica supportare al meglio la scienza? Prendendo spunto dal convegno “La ricerca scientifica al servizio del paese”, organizzato dal Gruppo 2003 per la ricerca scientifica, parleremo di politica della ricerca. Ovvero di quel complicato rapporto tra istituzioni pubbliche e mondo della ricerca, fatto di fondi, concorsi, burocrazia, strumenti, luci ed ombre. Rapporto fondamentale perché la scienza possa svolgere il suo ruolo sociale.Ci accompagneranno in questa analisi un’intervista a Maria Cristiana Abbracchio, presidente del Gruppo 2003, ed alcuni estratti dal convegno con gli interventi di alcuni ospiti d'eccezione: Maria Cristina Messa (Ministra della Ricerca e dell’Università), Roberto Antonelli (presidente dell’Accademia dei Lincei), Giorgio Parisi (Premio Nobel per la Fisica), e Vincenzo Balzani (a cui è stato assegnato il Premio UNESCO per le scienze di base).Interviste e montaggio: Benjamin Cucchi. Sigla: Jacopo Mengarelli.Fonti e crediti- “La ricerca scientifica al servizio del paese”, convegno del Gruppo 2003 per la ricerca scientifica trasmesso su Scienza in Rete (2022)- Manifesto del Gruppo 2003 per la ricerca scientifica (2003)- “La ricerca scientifica in Italia per una società sostenibile e sicura”, Gruppo 2003 (2019)- “La valutazione della qualità della ricerca”, Giovanni Masino su TAO Digital Library (2018)- “Goodbye Malinconia”, ​​Caparezza ft. Tony Hadley (2011)
Perché l'OMS ha impiegato tanto a riconoscere che SARS-CoV-2 si trasmette per via aerea?
Apr 8 2022
Perché l'OMS ha impiegato tanto a riconoscere che SARS-CoV-2 si trasmette per via aerea?
Poco prima di Natale sulla pagina web dell’Organizzazione Mondiale della Sanità alla domanda “Come si trasmette il SARS-CoV-2?” è comparsa la parola airborne, cioè “via aerea”, e l’espressione short-range aerosol. Ci sono voluti quasi due anni perché la più importante agenzia di salute pubblica globale riconoscesse che la principale via di trasmissione del virus che causa Covid-19 non sono i droplet ma l’aerosol, le goccioline che emettiamo nell’atto di respirare o parlare sufficientemente piccole da galleggiare nell’aria e percorrere distanze anche superiori a un metro. Perché queste resistenze? Ne parliamo con Giorgio Buonanno, professore ordinario al dipartimento di ingegneria civile e meccanica dell’università di Cassino che fa parte di un gruppo di studiosi che fin dalle prime fasi dell’epidemia ha cercato di sensibilizzare l’OMS su questo tema. Riconoscere che il virus si trasmetta per via aerea è importante perché permetterebbe di mettere in campo altri interventi per contenere il contagio, soprattutto in ambienti chiusi e affollati. In particolare la ventilazione meccanica controllata di cui molto si è discusso riguardo alle scuole e che in questi giorni è tornata al centro dell’attenzione dopo l’esperienza della regione Marche. La regione ha investito 9 milioni di euro per dotare trecento delle sue diecimila aule di impianti di ventilazione meccanica ottenendo risultati molto promettenti, anche se per nulla sorprendenti.Intervista: Chiara Sabelli. Sigla: Jacopo Mengarelli.